Category: Windsurfing (Page 2 of 5)

Update Petizone Mercoledi 07/12/2022

La petizione come sempre va bene ma non benissimo.
Per controllare se ci siete.
Normalmente se uno vuole comparire e non compare è la conferma dell’indirizzo mail che non è stata fatta.
Ma ho assistito personalmente a casi (mia zia 90enne che mi ha chiesto di firmare per lei) che la mail non arrivava proprio.
In questo caso vi consiglio di fare una chiamata di assistenza a Change.org e chiedere a loro. Questo è il link

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Elogio della Notte

Sono nato con una caratteristica.
Sono hyper. Qualcuno dice bipolare, spesso con l’intenzione di offendermi.
Offendermi di che, visto che un personality trait?
E’ solo un modo di rendersi molto ineleganti.
Come ricordare a un malato di tumore che lui il prossimo campionato non lo vedrà finire.
Qualcuno molto fastidioso ha pagato con l’allontamento coatto.
Qualcun’altro si è allontanato da solo, non riuscendo a capire o forse tutto sommato fregandosene.


Ma al di la di questo, qualsiasi cosa sia questa mia caratteristica è un vero dono.

Senza i miei sleep patterns per creativi, iSurf – la mia opera preferita – non esisterebbe. Samantha-fund non esisterebbe. Non esisterebbe la mia capacità di digerire tomi universitari nottetempo come ho fatto con l’Intelligenza Artificiale, la Meccanica Quantistica e con molte altre curiostà intellettuali che ho soddisfatto.

l’AI una delle più belle discipline della scienza moderna
Quantum Physics: la vera disciplina esoterica del sapere moderno


Senza questo sleep pattern non avrei mai potuto conciliare queste attività con un lavoro quotidiano peraltro molto sfidante.
Non sarebbe nata la petizione.
Non scriverei articoli sui miei 2 blog.
In sostanza molte delle cose per cui mi conoscete e spero mi apprezziate non ci sarebbero.

Creative Sleep Patterns

Mi conforta che come vedete in figura sono in buona anzi direi ottima compagnia. Sembra che questa mia caratteristica si accompagni a un particolare estro creativo.
Mi sono accorto di questo “dono” da giovanissimo. Di notte scrivevo poesie, suonavo la chitarra (per beneficio dei vicini), leggevo. Unica nota in comune era sempre lavoro creativo.

Apres le Libeccio
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Questo dono va saputo gestire. Siamo fatti di carne ed ossa e daje e daje anche una tempra solida come la mia si sfianca e va in burn-out. Quando questo succede purtroppo parte l’aggressività e il nervosismo fino a che il corpo non molla e parte una fase di recupero in cui riesco a dormire bene il mio senza interruzione, la mia urge to write diminuisce (ma non scompare!) perché scrivere è come portare fuori qualcosa che nasce dentro di te a zero sforzo. Questo articolo per esmpio in questo momento ce l’ho nella sua interezza e devo trascriverlo attraverso una tastiera.
Qualcuno mi ha detto di curarmi. Innanzitutto curarmi da che? Un tratto della personalità? E poi con quale obiettivo? Togliemi un’arma segreta.
Quello che ho fatto invece negli anni è stato quello che va fatto quando si ha un grande potere: imparare a gestirlo con parsimonia.

Mix di rimedi sonno e prodotti del disturbo


Ho provato anche in varie occasioni ad aggredire la carenza di sonno, l’unico vero problema grave che ingenera la mia condizioni a lungo andare, con rimedi leciti ed illeciti, chimici (farmaci, fumo), organici (camomilla), psicologici (relax pre sonno, no-tech after 21:00) , farmacologici (EN), estetici (la musica). Nulla di tutto questo ha funzionato. E spesso faccio un cocktail di varie cose per aggredire il probelma. In questo momento ascolto i Notturni di Chopin – How appropriate – ho una bella camomilla, ho preso le mie goccette di EN e fumo una sigarettina magica mentre scrivo.
Verso le 8 di mattina realizzero che tutto questo non è servito ma avro un nuovo articolo del blog. Autorefrenziale visto che usero il disturbo del sonno per scrivere del disturbo del sonno. E l’autoreferenza è alla base del teorema di Goedel e il teorema di Goedel alla base del machine awakening il risveglioo cosciente delle macchine, come ho spiegato in vari articoli nel blog di Samantha cercate nella sezione AI.

Petition to claim back “La Frasca”

La petizione va bene ma non benissimo.
Mancano un sacco di nomi che ci dovrebbero essere del windsurf romano.
Mancano un sacco di atleti che ci dovrebbero essere.
Fatemi un piacere.
Scorrete l’elenco e chiamate stamattina stessa mentre andate al mare chi non ha firmato e .. cazziatelo.
Perché un conto è non fare una minchia di concreto in quasi un anno e mezzo, altro fregarsene quando qualcuno si attiva.
Li diventi proprio colpevole.
Chi non sta qua dentro, nella testa di chi ci sta, dovrebbe perdere il diritto di surfare la Punta quando la faremo riaprire.
Perché vi do una notizia, la facciamo riaprire.
Con l’occasione ringrazio i pro italiani e internazionali che hanno firmato:

Marco Begalli Graham Ezzy Kai Katchadourian Ferdinando Loffreda Andrea Rosati Jake Schettewi Levi Siver Simeon Glasson

Come potete vedere mancano nomi che non dovrebbero mancare. Traetene le logiche conclusioni.

Ringrazio inoltre i miei amici personali che hanno firmato – siete ovviamente tutti amici, qui io elenco solo quelli che non avrebbero firmato se non glielo avessi chiesto direttamente io.

Philip Adamidis Nora Alessandroni Fabio Annovazzi Antonello Antonelli Silvia Avitabile Fiamma Avvantaggiato David Bagley Lorenzo Catapano Claudio Chiappari Isabella Cozzoli Edoardo Geraldini Luca Goldoni Andrea Marcosignori Marco Maroni Francesco Marrese Serafino Palagonia Enrico Parmeggiani Fiorello Paternoster Paolo Perucci stefano porcu Simone Santori Paul Wagstaff

Anche tra i miei manca un botto di gente.
Molto probabilmente analizzando più attentamente ne escono altri, ma aomunque manca sempre un sacco di gente.

Scorrendo potrete vedere chi manca e già da oggi attivarvi per farlo firmare.
La nostra forza è il numero. Fate in modo che sia il più alto possibile.
Inoltrate per favore la petizione a chi può firmare sia in Italia che all’estero

Luca


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Shredding Magic Bay

Il Boss diceva

Il poeta di Asbury Park New Jersey insomma ci avvisava già a 16 anni (quindi 4 anni fa) a Lu occhio che i tuoi giorni migliori se ne andranno più veloci del battito di ciglia di una giovane ragazza.

“Glory Days well they’ll pass you by wink of a young girls eye”

Dedicato al primo team iSurf  quello delle manovre, quello della voglia di serfare sempre e cmq quello dall’invidia e della lotta di potere quelle che aveva sempre qualche bella ragazza intorno come lessi in un commento una volta su WSR pensando mammagari fosse come pensano 🤣

E sopratutto quello di grandi indimenticabili amici come Michele Mancini Andrea Getuli del mio primo socio Sebastiano Sorisio di Marco Misso e di Giacomo Tarquini (unico assente da questo video perche Southerm Circean Boy come ero stato io fino a quel momento li taggo Sabrina Candeo).

Quelli del viaggione di gruppo in Sudafrica a trovare il Maestro Mancini.

Quello del vediamo chi chiude per primo lo spock. Sempre il Maestro e pure 540.

Quello del tentativo di farvi sponsorizzare tutti da JP AUSTRALIA (ti ricordi Luis Marchegger ) ma non si sa esattamente a che titolo 🤣

Ho imparato più da quegli anni in termini di gestione di squadre e di politica aziendale di quello che avrei appreso fino ad oggi ovvero nei 4 anni successivi.

Quegli anni e questi ragazzi per sempre nel ❤️
Perché la vita può allontanare un amico o amica ma mai prendersi i bei momenti che hai vissuto con lei o lui.

PS Vi ho detto mai che tra le mie molte distorsioni cognitive c’è che ho il Boss tutto a memoria almeno fino a Tunnel of Love? E poi da lì selettivo su alcune hits.

We gotta get out while we’re young
coz baby we were Born to Run.

Ragazza mia dobbiamo scappare via finché siamo giovani, perché noi ricordatelo siamo nati per surfare.

PS2 in questo video cameos di Marco Femminelli Paolo Michetti Matteo Savatore Mauro Vergari Lorenzo Russo Alessandro Francioni e dimentico sicuro qualcuno in caso taggatelo voi..

Rigging Crayfish

Crayfish is a not so often spot on the way Cape Point, just off Witsands.
This short video conveys the excitement of before the session.
The preparation, getting the information, choosing the right sail and board size and concentrating for your session. Background comments and cameos from very knowledgeable local and accomplished sailor Thomas Ortmann and mythical french windsurfer Harold Roquette
Enjoy!

Superlight

Today we go to Haagkgat, Cape Town in the august company of one of the best Italian riders Andrea Rosati.
Andrea is one of the most knowledgeable riders in the world of the hidden secrets of ZA conditions.
He also loves superlight conditions when windsurfing goes back to its surfing roots.
Still learning our ways with the drone we did try to convey two dimensions of this early morning sesh.
The majestic beauty of this place – Cape Town – that takes your breath away at every corner.
The vibe of this carefully sought after condition. The passion it takes to go check, rig under 15 knots and enjoy in reward some of the smothest rides you can imagine.

Enjoy!

Mauritius forever III

È possibile tornare ad avere 30 anni?
Forse no.
È possibile amare un posto quanto io ho voluto bene a questo piccolo splendido pezzo di terra nascosto in mezzo all’oceano e scoperto quasi per errore?
Difficile.
Tornerò mai a serfare ai livelli in cui ero qui dentro?
Impossibile. In effetti e manco me lo ricordavo il back qui era quasi mio. Quasi perché il back è ineludibile più di una bella donna.
Ma questo video permette di ricordarmi questi momenti.
E forse questo spiega la mia fissazione per foto e video.
Il tentativo se vuoi inutile di fermare il tempo per sempre.
Ma una cosa te la permette e forse anche troppo. Di rivivere da capo le emozioni.

Mauritius è uno dei tanti posti del mondo dove potrei avere una cittadinanza onoraria tanto il tempo che ci ho passato. Anche se il video si riferisce a un punto nel tempo molto speciale e che mi è molto caro.
La lista delle persone speciali che compaiono qui dentro è lunghissima quasi infinita come il video, 12 minuti con un mix di foto, video, drone, pov che TT – visti anche gli anni che ha parte di questo materiale – onestamente me spiccia il salotto de casa visto che è realizzato a budget zero.
Comincio da mia moglie Federica autrice di gran parte delle foto, il grande Paolo D’Ammassa a cui appartengono le immagini drone insuperabili e il figlio Samuele rider nel video, Andrea Aquila il romano più mauriziano che esista, Paolo Mazzoni autore di uno dei primissimi gopro pov (era uscita il giorno prima), il Gazza, Martino senza cui non avrei manco serfato – fu lui a rimediarmi in spiaggia la vela NP albero e boma che compare in foto facendo una colletta mettendo insieme gli spares di vari serfisti in spiaggia. La mia Hot arrivo con 2 set di ritardo il giorno prima di ripartire.

Poi i local. Innanzitutto Bernard e la moglie Maria che mi hanno ospitato per un numero imprecisato di anni e dalla loro splendida famiglia purtroppo tifosi tutti del Real . Dhareena che mi ha fatto scoprire l’isola quando non la conoscevo. Avinash che per anni è venuto a prendere e riportare la comunitá romana in trasferta da e per l’aeroporto e ci aiutava a trovare i mitici pick up toyota, parte fondante della vacanza.
And the list goes on and on and on.
La musica mauriziana, irricevibile, a me personalmente è sempre piaciuta e quando chiudo gli occhi e la ascolto sento ancora rumore dell’oceano da casa che rompe sul reef, il profumo acre di canna da zucchero, il caldo umido tropicale pieno di profumi ed agitato dal vento e l’odore pungente delle spezie nel mercato di Quatre Bornes che caratterizza questo angolo di paradiso.
After all, Mauritius was made first and then heaven. And heaven was copied after Mauriutius.
A single look at the emerald and jade of the lagoons cast against the lushing green of the lulling forest, the sapphyre of the ocean breaking into the acquamarine reefline, the turquoise of the sky sweetened by the white passing clouds will melt your heart and be part of it forever.
Mark Twain and Luca ❤️❤️

PS: Mark Twain was made first and then Luca. And Luca was copied after Mark Twain 😂

Haakgat e Cape Point

Il reef esposto ad Haakgat

Ennio Morricone e una hike

Daje, raccontino.
E’ un po che non vi scrivo di windsurf e devo essere onesto, mi mancava.
Sto ascoltando Ennio Morricone, un grande italiano, e sono le 5:15 del mattino. A breve andiamo per una hike con grande Max Castiglia. South Africa lifestyle at its best.

Il giovane chitarrista del lockdown suona Morricone

Haakgat. Haakgat sta a Cape Town come Hookipa sta Maui. E guarda la cosa curiosa. Sono due interiezioni. Se a Hkpa quando arriva la swella fai hoo a HKgt fai haa. Per il resto sono simili e duali, complementari per i non esperti di spazi geometrici isomorfi (Nel linguaggio scient., proprietà di postulati e di enunciati che si mutano in altri postulati e altri enunciati quando a certi enti si sostituiscano determinati altri; si dice allora che i due postulati (o enunciati) sono uno duale dell’altro, o che per essi vale il principio di d. (e lo stesso si dice anche degli enti che si scambiano tra loro).
Haakgat è mura a sinistra. Hookipa mura a destra. So far so good.
Sono entrambi le migliori e più frequenti ondi di posti che svettano al mondo per consistenza e bellezza delle condizioni. Sono due spot gemellati.
Ma sono anche molto diversi.
A Hookipa l’acqua viaggia per migliaia di km nell’oceano che ai portoghesi che per primi ci si affacciarono dallo stretto che prese il nome dal suo scopritore, Magellano sembro pacifico. In realtà migliaia di km più in alto le tempeste artiche e del nord pacifico di scagliano con veemenza da costa a costa, dal giappone a canada e stati uniti. Ma raramente lambiscono le hawaii. Alle Hawaii arriva solamente il “rigonfiamento” del mare, lo swell appunto.
TBC

Hawaiian Delight


Preambolo

International visitor? Google translated version of this post. Not perfect but still better than a kick in the nuts. Stream the video to your TV from vimeo iSurf video channel while you read the article.


Nuovo papiro, come li chiama Andrea.

Se siete pazienti leggete l’articolo e poi guardate il video. Ca 30 minuti di intrattenimento. Se andate di corsa mandate lo stream del video alla tv dal canale vimeo iSurf e leggete l’articolo mentre va il video. Vi perdono per questo!

Leggere solo se non dotati del disturbo di attenzione da cervello di pfterodattero che ci impedisce di leggere testi più lunghi dei 255 caratteri fissati da Jack Dorsey per un tweet.
JD è un noto imprenditore seriale della Silicon Valley, con carattere molto difficile. Eufemismo.
No stronzo con cui è molto difficile lavorare, a quanto dicono. Da twitter l’hanno cacciato levandogli la sua creatura.
Poi modello Steve Jobs hanno capito che è impossibile andare avanti senza il creatore e l’hanno ripreso.

Jack Dorsey. So talmente figo che mi posso permettere l’orecchino al naso e la sveglia al collo

Cosa che invece sfugge ancora a un mio ex socio e che ora sta cosa la comprenderà meglio a colpi di carta bollata sui denti.
JD è stato fondatore di Twitter, Fleetic e Square tra le altre.
Per un attimo, quando avevo Paysicuro, siamo pure stati competitor e facevo benchmark sui suoi servizi per capire come fotterlo.
Poi Banca d’Italia ci ha gentilmente spento prima ancora di farci partire. Grazie BdI, love you.
Potessi trovare nella tua vita windsurfistica sempre vento e onda come io quest’anno in ZA.


Il lavoro come prostituzione

La vita moderna è un sottile equilibrio.
Equilibrio tra tempo e soldi.
Sempre che non hai i soldi di famiglia, sei un dentista o hai uno stabilimento balneare.
Cosi tanto per dire 3 professioni a caso le prime 3 che mi sono venute in mente.
3 professioni con mix ideale di tempo e soldi.
Specie la prima.
Nella nostra società vendiamo le nostre abilità sul mercato in cambio di un compenso al miglior offerente e questo atto – che nulla ha a che vedere con il lavoro – lo chiamiamo eufemisticamente lavoro.
Mentre invece dovremmo chiamarlo per quello che è.
Un atto di prostituzione, del corpo o della mente o di entrambi insieme.In una società dove non solo è accettato ma incoraggiato quello di perdere volontariamente la propria libertà pur di sopravvivere, il tempo diventa la regina dei beni.

Andare all the way nel windsurf

Nella mia di vita non sono mai andato “all the way” col windsurf, a differenza di alcuni miei amici che ammiro.
E per un paio di motivi buoni.
Perché non avevo il talento necessario per emergere professionisticamente – e questo lo capisci subito, basta vedere il tempo che ci metti rispetto ai tuoi amici ad apprendere una nuova manovra. Raimondo Gasperini, che ho frequentato da vicino per anni, ad esempio è uno che quando è uscita la flaka l’ha portata a casa in quelle che mi sono sembrate non più di un paio di settimane.

Raimondo e la flaka

Ai tempi facevamo molte uscite insieme.
Lui in una settimana l’ha chiusa mura sinistra e dopo 2 la faceva a una mano.
Talk talent!
Michele Mancini? Un altro che si è messo li e dopo un po faceva spock a una mano e flaka.
La mia di flaka?
È la parente del back loop per il 3style.
Vidi io primo Spock a Hkpa nel 99 da Harvey Stone fratello di Josh che per un po’ fece anche Pwa che manco sapevo che fosse.
Josh mi disse – abbiamo passato molto tempo quella estate sul muretto lui, Brian Talma ed io ad aspettare le condizioni –
“Yeah you saw that Luca? Sick bro! We call that a Spock”.
Quella stessa estate mi pare usci la flaka.

Il segreto della Flaka. Buttasse de brutto all’orza e poggiare l’albero. Facile no? Stuka, come dicevano i tedeschi nella seconda guerra mondiale


Già perchè Flaka sta – molti manco lo sanno – per Flat water taka.
Già perché la taka e quindi il goiter sul piano verticale – il goiter ne è la variante sul piano orizzontale – esiste dalla notte dei tempi.
Me so entrare 2 flake in 20 anni.
1 per decennio quindi.
1 al golfetto davanti Jordy e 1 a Talamone senza testimoni.
Tutte e due, come i 2 back loop entrati bene, per errore.
Talk consistency.

Necessità di tenere la testa impegnata? Anche no!

L’altro motivo per non andare all the way windsurf – e su questo mi sbagliavo perché a Maui nel 2016 ho capito che non era cosi – ho sempre pensato di aver bisogno di mettere a terra la testa su qualche tema che la potesse tenere impegnata con profitto.
In realtà la testa anche anche quando ce l’hai buona trova modo di sfogare il proprio impulso creativo.
iSurf ne è stata l’uscita di emergenza quando ho smesso di prostituirla, e l’ho lasciata libera di impegnarsi in quel che le pareva.
Andare full way col windsurf – cosa di cui discutiamo tutti almeno da quando facciamo sto sport e spesso dopo cena accompagnando la discussione a una bella canna del tipo “Ora accanno tutto – ricordiamoci che sta girando la canna un tiro per uno – e vado a vivere a xxxx (dove xxxx è spesso solo l’ultimo posto dove abbiamo fatto le vacanze).”
Ma a xxxx siamo stati talmente bene che non ci pare vero di dover tornare a prostituirci per un anno per poterci tornare a divertire li.

Pesantata su meccanica quantistica

Attenzione segue pesantata su Shroedinger nascosta bene continuare a leggere solo se masochisiti veraci. non ci capirete un cz e direte questo è 0,5 * matto. Volare a fine pesantata se volete continuare a seguire solo il discorso principale


Esiste una soluzione “multiverso” al paradosso della meccanica quantistica del ricongiungimento tra il caos esistente nel nostro universo micro (parliamo di nano, ballerine, pico della mirandola e scott fempton) e l’ordine e la prevedibilità meccanicistica vigente nel nostro universo macro, quello dei metri e km.

pico, nano, fempton


Quello di Newton e Einstein.
Il multiverso implica che esistono parallelamente miliardi di versioni di me, anche una che chiude il back loop in piedi.
E questi miliardi di versioni di me si combinano con miliardi di versioni di uscite possibili degli eventi.
Tipo vado in Sudafrica ora a Natale 5 settimane e lascio mia figlia sola o non ci vado e faccio il bravo padre?
Noi abbiamo l’impressione di vivere uno solo di questi mondi.

Double slit experiment


Una particella di luce, un “fotone” nel famoso double slit experiment (a mio personale avviso l’esperimento più importante della storia della scienza) – quello dove una doppia fessura su una lastra viene inondata con una fascio di luce coerente, e che invece di mostrare due ombre a forma di fessura sullo schermo dietro al proiettore genera pattern di interferenza con picchi e valli bianche e nere.

Il double slit experiment


Tipo quando tiri due sassi in uno stagno, e le onde circolari si incrociano dando vita a delle belle merlature sul lago. Questo fenomeno mostra chiaramente la natura contemporaneamente ondulatoria e particellare della luce.

Interferenza onde piane circolari: l’analogia nella fisica classica

Si tratta di un vero mistero.

Il mistero di Dio

Il “mistero” per eccellenza della nostra vita.La domanda delle domande.
Che evidentemente non è se Dio esiste davvero.
Quella è facile. Ragazzi no, Dio non esiste!!
Almeno il Dio con la barba irascibile e tutto sommato un po stronzo della Bibbia. Dio è una creazione dell’uomo e non il contrario…

A rega! Ma porco me stesso che cz de casino state a fa co sto Covid?

La domanda delle domande è come fa la luce a esser insieme particella e onda (non serfabile)?
E l’unica soluzione che si sono potuti dare gli scienziati a questo doppio comportamento è che sto fotone non si sa dove cz sta.
E per la scienza – nota bene la scienza tutta compreso Einstein che pace all’anima sua non voleva che Dio giocasse ai dadi – il fotone passa contemporaneamente tra le due fessure.
Come se tu dovendo scegliere a un bivio se andare a destra e sinistra andassi a destra e a sinistra insieme. La scienza offre una connotazione e una notazione scientifica a questo fenomeno e dice 0,4 * destra + 0,6 * sinistra.
Pazzesco no?
Per cui la domanda diviene:
“Ok! Ma nel macro?”

Bra ket notation


Perché con una ragazza mi faccio una storia o non me la faccio (la storia, ovviamente) invece di avere un 0,4 * me-la-faccio + 0,6 * non-me-la-faccio?
In genere poi qui la tendenza è – sopratutto per gli ingegneri – 1 * non-me-la-faccio, dove 1 in questo caso equivale al 100% delle possibilità.

Bra Ket notation, opera del genio di Paul Dirac: la sovrapposizione degli stati quantistici up and down

Tra le tante cose che la scienza non ha capito, non ha capito come mai se guardiamo dentro di noi non capiamo dove sta un elettrone, ma se guardiamo fuori invece scopiamo cosi poco.

Le soluzioni alla equazione di Schroedinger e gli orbitali

Hydrogen Orbital Wave Function. Importanti in chimica. Escono come soluzione della equazione di Schroedinger che governa il comportamento quantistico dell’elettrone nell’atomo. Le forme identificano la probabilità di trovare un elettrone nell’intorno dell’atomo. Probabilità mai certezza.

O meglio scopiamo in maniera binaria: o si o no.
Mai si e no (eccezioni riferibili a fatti e o persone conosciute, anche su questo).
Quindi i geni de noantri della scienza che dicono?
Dicono che noi viviamo i multiversi (e tanti auguri perché per capire questo concetto dovete approfondire anche cosmologia e string theory)!

Dove c’è un universo dove scopa anche un ingegnere, specie se femmina e figa.
Con una probabilità 0,001 (1 per 1k) ma non nulla.
E questo convive con l’altro 999/1000 dove l’ingegnere in realtà non scopa.
O non chiude il backloop.
O non chiude il backloop E non scopa.
Insomma se semo capiti.


Cedere al fascino del windsurf?

Tornando quindi al topic principale c’è universo dove ho ceduto al fascino del windsurf da sempre.
Questo universo l’ho fatto mio nel 2016.
Ma per farlo mio ho dovuto liberarmi dalla prostituzione del cervello e tornare a offrigli totale libertà di azione.
Certo rimangono anche in questo multiverso purtroppo le bollette da pagare.
Che anzi nell’universo dove non ci prostituiamo e quindi ci sono meno soldi diventano molto più importanti.
E prima o poi le bollette ti recuperano e ti riportano nell’universo dove contemporaneamente ti prositutisci e non scopi.
Che ha quasi dell’incredibile! Siamo al controsenso.

La vita “normale”

Esiste anche un universo dove ho cercato di essere sempre un buon padre.
E per tanti anni Maui è stata vietata anche a me, come lo è a molti di noi.
Almeno Maui giusta quella ottobre novembre e marzo aprile.
Perché trovame un datore di lavoro che ti da 3 settimane a ottobre, il minimo sindacale per entrare in forma per l’aloha.
In compenso ho potuto prosituendomi portare la famiglia a Maui nel 2010, ma ad agosto, notoriamente il mese migliore di maui per stirare colletti della camicia a hookipa.
Bene notoriamente a maui l’estate non fa onda ma spinge i 35 nodi.
E io invece sono riuscito a beccare il multiverso agostano dove non fa onda E non fa manco vento.
Talk culo!
Enjoy questo video prodromo di cose belle che verrano.

Perché già all’epoca una parte di me aveva ceduto all’allure del sogno windsurf.
“Un giorno mollo tutto e vado a vivere a maui”
I multiversi esistono.
Nella mia vita, almeno, ho fatto anche quello.
Tipo 0,2 mollo-tutto-e-vado-a-maui + 0,8 mi-prostituisco-per-pagarmi-le-vacanze.
Mi dispiace solo che non ho il tool grafico per esprimerlo in bra ket notation come soluzione della mia personale equazione di Schroedinger.
Enjoy!

Hawaiian Delight

Content preview: swimming with the fish at Honolua, sailing summer at Hkpa and driving from Paia through Hookipa onto Haiku

Free Wave Act Petition update

Free Wave Act Petition Update. I’d like to thank all of you who have taken the time to support our battle to maintain uninterrupted access to the ocean that you can sign at the following link

Free Wave Act Fight

It’s doing rather well. Signed 670 times, 2,170 views, 137 shares.
Btw, shares are most important. So please do share!

Petition going strong

As surfers and throughout this pandemic in fact we would like to instate or reinstate worldwide the “Open wave act” passed a few years back by the Senate of California – if I remember correctly – to curb localism and violence at surf breaks.

These last few days have been hectic in South Africa.

Arrest in Sunset Beach, Milnerton

I am lucky enough to be training over here with Italy’s top windsurfing wave talent, Andrea Rosati. December to February are the best time of the year for windsurfer and kitesurfers to be over here.

All of a sudden we were barred access to the ocean by the police when ZA issued a level 3 lockdown that prohibits – among many other measures – access to beaches in worst affected provinces like Western Cape and Cape Town, where we are training.

For days we have being summoned off the beach by the SAPSs, the law enforcement officers and or park rangers depending on location.

Arrest in Langeeban, a week ago

Yesterday we decided it was enough and we enacted a protest getting out at one of the most renowned windsurfing spots in the Cape Town.
We disobeyed Police orders to come out if the water to be fined or our equipment seized or worst be arrested.

We endured the sirens, the flashes of lights and even the shooting of a bengala.

In order to avoid arrest we overstayed police and came out of the water past sunset.

Beautiful Captonian Sunset

Now I don’t want to depict myself as a hero. But here the ocean is very cold around 9°, it’s pitch black and scary, had pretty big waves, super strong and 30 knots of cold south easterly wind (“cape doctor”) and is inhabited by the white sharks.

It was not pleasant.

The next day we were able to sail as it would have been in a normal day.

But celebrations turned out to be ill fated as after another day the police started chasing surfers all over again.

So it ain’t finished yet.

Please support or fight for liberty and free waves. There is no spreading g if the virus over the ocean and the way we are being treated over here has more to do with racism – after years of exploitation blacks in ZA have strong feelings against whites and surfing is considered a white elitist sport – it is – and we are hated for that.

Police in Melkbos fining a surfer

But hey! we have nothing to do with centuries of wrongdoing by colonists here in ZA.

We are here to enjoy this marvellous country and helping its economy spending a bit of money.

This behaviour by the Government and Administration of ZA does not make any sense.

Please support our effort to have them reconsider it.

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