25 Agosto 2004

Giornata di transizione.
Il vento si sta risvegliando. . . le carte danno belle condizioni in aumento a partire da domani.
Oggi è entrato alle 12:30, tenendosi tutto il giorno tra i 20 e i 25 nodi. Anche il mare è in fase di risveglio, con l'inside che incomincia a mandare qualche bel set sul metro-metro-e-mezzo.
Oggi ho optato per freestyleggiare sull'inside, dopo un tentativo vano di uscire a Oneye, che si è incartato sul reef omonimo, con vento ancora troppo leggero. Ma non ho potuto non notare 2-3 serfisti che ci si erano posizionati una mezz'ora prima, sul picco di vento della giornata, e si sparavano delle belle serie sui due metri, ma due metri di oneye, vicious, che se fai il minimo errore non perdonano e ti tritano.
E' un'onda di una velocità impressionante, e di una bellezza folgorante, ma sopratutto potente, capace di ridare abbrivio a una tavola stallata, con uno scrollatina minima della poppa e una minima pompata sulla vela. Il rovescio della medaglia è che in caso di close out, l'unico modo per uscire è un aerial pull-out che di fatto per questo motivo rappresenta il livello minimo per serfare a Oneye e riportare intera a casa la pelle.
Dopo aver bordeggiato con il JP 80 e la 5.5, opto per il 98 per prendere velocità, e mi diverto sul riffetto interno, in buona compagnia con altre 3-4000 vele. Devo dire che pur essendo la maggior parte dei turisti del Club Mistral veramente impediti, ho avuto un solo episodio di scorrettezza sull'onda in tutta la giornata (anche perchè data la misura serfavo poco) , dovuto probabilmente più a ignoranza delle regole di precedenza da parte di un giovane francese che altro.
Quindi giornata all'insegna del freestyle, incrociando via via il Pelato, DrWind, La Papera, Ercolino, Tom Hartmann (redivivo, ma visibilmente afflosciato oggi) e una 20 di vele almeno del Club Mistral, le più pericolose, gente che tipicamente esce con il 115 litri e si mette a far la partenza dall'acqua al centro del reef. Beati loro! Se sapessero che si rischiano un atterraggio di forward in pieno ventre . . . o peggio un'attrezzatura volante, ovvero una di quelle tavola+vela che perso il controllo su un high jump, si passano levante ponente tutto il reef trasportate dal vento alla velocità, come una mannaia virtuale a caccia di una capoccia da mozzare, Quando serfate in posti molto popolosi, la prima cosa è guardarsi sopravvento, e la seconda non sganciare rig volanti su quelli sottovento, che vuol dire evitare il salto o farne uno in sicurezza se c'avete uno appaiato sottovento. Ma soprattutto DON'T BREAK THE WAVESAILING RULES. A questo dedico un 'articolo a parte perchè mi rendo conto che non sono per nulla chiare, almeno a giuducare dai comportamenti in acqua di alcuni facinorosi.
Faccio anche un appello alla coscienza del lettore. Se non avete il livello DONT COME TO MAURITIUS. Ci sono miliardi di posti per imparare il windsurf, e questo non è dei migliori. Mauritius è il Phd del windsurf, ma prima del PHD prendetevi almeno una laurea da qualche altra parte.
Qui si fa waverding, quello serio, la maggior parte del tempo.
Se proprio venite per la bellezza del posto (pienamente comprensibile) e ci associate una passione per il freeride, almeno bordeggiate in laguna, evitando a voi e agli altri il pericolo dell'avventura sul reef.
Hasta la manana, Prometto racconti di roba grossa!

Qualche precisazione dalla paper-cronista. . . intanto terrei a precisare che è molto facile parlare di freestyleggiare (con master e phd annessi e connessi) quando non ci si fa scrupolo di FREGARE LA TAVOLA alla propria fidanzata che faceva parte degli alunni delle elemetari (per la verità "primina") che osavano bordeggiare in laguna infastidendo i GURU!!!!! Che dire, se imparate a planare (con tanto di piedi nelle streps) a Mau potete veramente essere fieri di voi: tra le onde, i kitisti ma sopratutto gli "umilissimi" windsurfisti come il cronista di cui sopra sarete forse sempre delle pippe sul surf, ma potrete candidarvi al camel trophy!