Data la corsa ormai ineluttabile al multifin, su cui si sono imbarcate quasi tutte le case, è bene fare un pò di chiarezza.
Il twin fin è più o meno esploso quando un singolo rider, Kauli Seadi, un paio di anni fa sbaragliò la competizione in coppa del mondo con il suo stile innnovativo ed aggressivo. Come sempre succede nello sport, quando uno non se la può prendere con l'atleta, se la prende con l'attrezzo. E a breve più o meno tutti gli atleti di coppa del mondo tranne uno gareggiavano in wave sul twin.
Il twin è piaciuto molte alle case per rivitalizzare il design delle tavole wave ormai statico da anni e con esso un mercato abbastanza asfittico.
Il twin (e le perversioni successive, nate con l'illusione di fare ancora meglio) però oltre a qualche - limitato - vantaggio in alcune condizioni ben definite e non proprio da spot de casa (side perfetto, non troppo grosso) si porta dietro un grande svantaggio.
E' più lento. Parecchio più lento. In uno sport che della planata fa la propria ragione di vita, non è da poco.
Come diostrato con chiarezza e semplicità in ques'articolo per avere la stessa area utile rispetto al single con un twin occorre 1,33 volte la superficie di pinnette.
Ora però la superficie della pinnetta è direttamente relazionata al drag che essa produce (ovvero alla resistenza all'avanzamento). Dal momento che la pinnetta influisce in maniera determinante sul drag complessivo del complesso tavola più pinna (ad occhio almeno per il 50%, ma magari esiste qualche studio preciso al riguardo) ecco li che un 33% in più di superficie si traduce in almeno un 15-16% in meno di velocità di punta (e di accellerazione + lenta)
Ne vale la pena? A voi decidere.
In Sud Africa dove la spinta non manca o per una heat wave di coppa del mondo, magari si.
Ma per il mestierante che plana di meno e acchiappa ancora meno onde? Ecco anche spiegato come mai le twin rimontano di più al vento. 33% di superficie in più (la tavola in andatura non è inclinata!) vuol dire una buona "derivatura" extra. E come ci insegnano i cugini della vela, la deriva per rimontare al vento (insieme alla forma dei rail) è tutto.
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