NDR questa non è la descrizione di uno spot . . questa è la storia di una tribù del serf romano che l'estate si trapianta da anni a Diamond Head e ormai è più local dei sassi sull'omonima punta . . .
Parliamo de ste cazzo de isole e de sto cazzo
de surf!
Delle 8 isole praticamente a noi ce ne frega solo di tre, Oahu, Maui e Kauai.
Sulle altre ci sono begli spot da surf da onda ed anche qualche buon posto da
windsurf con il freeride, ma niente di paragonabile agli spot che hanno reso
queste tre isole i luoghi che nell’immaginario collettivo incarnano il
windsurf. Sgombriamo subito il campo da ogni dubbio: le Hawaii molto probabilmente
non sono lo spot migliore del mondo per il windsurf. Ci saranno posti più
radicali, posti più tranquilli, posti paesaggisticamente più belli,
onde più costanti e tante altre variabili che vi faranno preferire uno
spot anziché un altro fra quelli che affollano il nostro pianeta, ma
se tutti i pro scelgono di viverci, beh un perché ci sarà…
Le Hawaii, segnatamente Maui, ed in misura minore Oahu e Kauai, sono il miglior
compromesso possibile fra qualità di vita ( è America, non dimenticatelo
mai…), qualità dello spot, frequenza e dimensione delle onde, direzione
ed intensità del vento, bellezza della natura e divertimento.
La cosa che colpisce di più è che alle Hawaii si vive e si respira
surf. Sulla North Shore di Maui tutto parla di windsurf, ogni macchina che incrociate
ha una tavola sul tetto e ci sono i negozi più forniti che ciascuno di
voi abbia mai visto.. la stessa cosa sulla North Shore di Ohau, dove qualsiasi
cosa invece parla di surf da onda, per cui, con qualche differenza si respirano
le stesse identiche sensazioni… E se come me siete fanatici di tutti e
due gli sport.. beh dove altro vorreste andare? Guidare passando accanto a Waimea,
Pipeline, Sunset e via fino a V-land o risalire a Maui da Kahului attraversando
Kanaha, Sprecks, passando l’incrocino di Paia ( le Paia sails… ve
le ricordate??? Roba de 15 anni fa!!) ed affacciarsi dalla collinetta di Ho’okipa…..
beh cazzo se non è il paradiso questo!!! ( L’inferno sta un po’
più in la, si chiama Jaws!!)
A Maui ci sono anche grandi spot da surf,( la stessa Ho’kipa tanto per
cominciare…) ed ovviamente la South Shore di Ohau (leggi Diamond Head
) è uno spot da windsurf di altissimo livello, ma quello che altri posti
non potranno darvi mai è l’atmosfera che si respira.. quel fare
windsurf in calzoncini, al caldo, circondati da gente sorridente ( se non vi
chiamate Andrea de Cesaris) immersi in suoni, colori e profumi che sembrano
non appartenere neanche a questa terra….
Ma non divaghiamo, si parlava di Windsurf!!
Ed allora cominciamo il trip,e cominciamo da Kauai:
KAUAI è FORSE LA Più BELLA ISOLA DI TUTTE LE HAWAII, la più
selvaggia, quella che ancora mantiene il fascino dell’isola sconosciuta.
Sebbene nessun punto dell’isola sia più distante dal mare di 20
km, la varietà dei paesaggi è assolutamente incredibile!! Alte
vette a strapiombo sul mare, canyon profondissimi, spiagge bianche…Non
a caso lungo la Na Pali coast sono stati girati gran parte dei film di Hollywood
nei quali si deve mostrare un paradiso naturale incontaminato. Tanto per citarne
alcuni, South pacific, Waterworld, Lost World, Jurassic park, etc etc. Io, fossi
in voi, se venite qui un giro ce lo farei… Ovviamente in elicottero, dato
che la Na Pali è inaccessibile in macchina, e la spiaggia più
vicina dista 36 ore di comodo hiking … ( leggi: a piedi!!! ). Non ci sono
voli diretti per Kauai se non partendo da Honolulu ed atterrando direttamente
a Lihu’e, la capitale, l’isola è abbastanza piccola e potrete
comodamente girarvela in macchina. A Kauai c’è un solo spot da
windsurf (cioè da wave, da freeride ce ne sono 1000), però di
difficile accesso ( ci si cala per un piccolo dirupo, l’attrezzatura invece
sale e scende con una teleferica a mano… NDA) che al confronto la salita
di Diamond Head è na discesa ( a tornà su, no a scende…).
Lo spot è mure a dritta, molto bello si trova subito prima dell’inaccessibile
Na Pali ed è iper cazzuto. Le condizioni sono le stesse di Ho’okipa,e
sono talmente tanto belle che un po’ di anni fa uno sconosciuto windsurfer
di kauai andò all’Aloha Classic da perfetto sconosciuto, partì
dalle qualificazioni e se la vinse bello bello….vabbè..
Lo spot sta nella parte Sud dell’isola e si chiama Shipwrecks beach…
cioè spiaggia dei naufragi… mi pare esplicativo.
Prima di andare via, mi raccomando, fate un salto ad ‘Anini beach, un
luogo ed un’acqua da togliere il fiato anche alla sorella del Marchese
del Grillo… Che dite ‘ siete venuti per fare surf? Ammazza che gretti!!!!
Vaaa bene, torniamo agli spot.
Per il surf da onda Kauai è zeppa di celeberrimi spot, oltre alla già
citata wreckships, ci sono kuhio beach, con la sua serie di 4 breaks, due destri
e due sinistri, in 200 metri, o poipu beach, la waikiki dell’isola di
Kauai.
Se poi volete unire un bello spot ed un luogo incantato, il posto migliore è
Hanaley Bay, all’inizio della costa settentrionale, con i suoi lunghi
break ed i suoi caratteristici localini fuori dal tempo…
Che le onde a Kauai non siano male, ce lo possono testimoniare un paio di fratellini,
Andy e Bruce Irons: il primo è da due anni consecutivi il campione del
mondo di surf da onda (NOTA BENE: il secondo della classifica si chiama Kelly
e di cognome fa Slater…) l’ltro è da 10 anni è nei
Top ten della stessa categoria…
E allora che andiamo a fare a Maui e ad Oahu direte voi ??
Bravi, bella domanda dico io…. Beh, un problemino piccolo piccolo magari
c’è…
Vi dice niente il nome Bethany Hamilton?
Bethany è la promessa del surfing femminile, la Kelly Slater i gonnella,
ha solo 13 anni e già è una grande campionessa, anche lei è
di Kauai, ed oltretutto è carinissima!! Bionda, occhi azzurri, bel fisico…E
ALLORA? PURE LE DONNE CI SONO A KAUAI??? ANNAMO!!!!
Piano, piano piccoli ingordi… Bethany è carinissima e bravissima,
ma se ve la presento avrebbe qualche difficoltà a stringervi la mano…
Infatti la mano ( con tutto il braccio attaccato) la ha lasciata nella boccuccia
di rosa di un tigre di 5 metri e una tonnellata di peso nell’ottobre 2003
mentre si allenava proprio sulla destra di Kuhio…
Qualcuno di voi ricorderà la notizia ( esiste anche il filmato dell’attacco)
oppure la avrà vista nello spot della Volvo, in cui racconta la sua avventura
ad una donna torero che guida la macchina… ( guida la torera… me
pare chiaro!). Kauai è iperselvaggia e quindi ipersharky, io ve l’ho
detto, non fate gli gnorri!!! Ma onestamente le condizioni valgono la pena…
Too scared? Se ne annamo? Bravi, me pare giusto…
Montiamo sul pulmann con le ali, vale a dire i voli interisland di Aloha Airlines
( 80 dollari, niente preassegnazione dei posti, chi arriva per primo si siede,
se non ti sbrighi resti in piedi, manco un bicchier d’acqua ) ed in 20
minuti atterriamo ad Honolulu….
HONOLULU BABY!!!!
Honolulu è casa, è il paradiso, sono le Hawaii… fate uno
sforzo, chiudete gli occhi, lasciatevi andare…..
La prima cosa che colpisce atterrando ad Honolulu è la luminosità…
l’aria è splendente, la luce intensissima, mille odori di fiori
e piante, profumi tropicali nell’aria, sole caldo sulla pelle….
Adesso riaprite gli occhi… ( pare che per guidare sia meglio così…)
caricate l’attrezzatura sul pick up che avete noleggiato ( niente tetto,
niente cinghie, niente stress..) e prendete la H1, l’autostrada che vi
porterà ad Honolulu. Ah, una cosa… se come me vedevate Magnum P.I.
e rosicavate , vedere l’aeroporto vi darà un tuffo al cuore e vi
aspeterete di vedere spuntare il Ferrari di Magnum da dietro la solita curva…
Siccome siete surfisti, e quindi come me scannati, svegliatevi e rimontate sul
pick up…prendete la rampa dell’H1 direzione East, ed uscite subito
sulla Nimitz Highway. Sempre dritti , un paio di kilometri ed ecco Honolulu…prima
il porto commerciale, poi L’aloha tower con le sue grandi navi da crociera,
poi l’Ala Moana Park con il parco ed il porto turistico, poi waikiki…
con il suo triangolo della perdizione… Ala Moana boulevard, Kuhio aveneu
e l’Ala wai…qui si concentra gran parte della vita turistica e mondana
di Honolulu, l’impatto è duro…
È come vedere new York con il mare delle Maldive…a destra una spiaggia
bianca, perfetta con l’acqua verde ed onde regolarissime, Waikiki! A sinistra,
al di là della strada grattacieli di 50 piani come a Manhattan…
Sullo sfondo, l’inconfondibile sagoma di Diamond head, il vulcano spento
che domina Honolulu. Uno si aspettava palme, capanne, belle fanciulle in gonnellino
e collana di fiori…. Il contrasto è forte, ma vi assicuro che vi
abituerete in 5 minuti e poi vi sembrerà il posto più bello del
mondo! Infatti basta arrivare in fondo al lungomare, entrare nel Kapiolani park
e lo scenario cambia immediatamente. Non più grattacieli ma splendide
ville immerse nel verde e nel silenzio, la strada inizia a salire e cambia nome,
ora si chiama Diamond Head Road, vi dice niente? Altri 500 metri e scompaiono
anche le case, sulla destra c’è un faro, poi ecco, la strada si
allarga, a destra c’è una piazzola di sosta…. Accostate,
fermatevi e scendete.
Piano, con rispetto…
Signore e signori, ecco, a voi, sua maestà L’Oceano.
Benvenuti a Diamond Head.
E’ mattina, il sole vi acceca a tal punto che fate fatica a tenere gli
occhi aperti, frotte di turisti si accalcano intorno ad un muretto carichi di
macchine fotografiche, il fuso vi rende una sorta di automi rincoglioniti, (anche
se qualcuno nel cambio potrebbe guadagnarci), vi trascinate fino al muro e guardate
sotto…
Sotto di voi, a perdita d’occhio un mare turchese attraversato da lampi
di colore..
Una sabbia bianca, finissima, coperta da palme e mangrovie si allunga alla vostra
sinistra..
Uno shore break gentile ( siete appena arrivati, non vi voglio spaventare..)
interrompe con lampi bianchi la continuità luminescente della spiaggia…
Una striscia di acqua trasparente lascia intravedere macchie di roccia e reef
( gentile quanto vi pare, ma mica potevo farle saltare con la dinamite solo
perché arrivavate voi…)
Una linea bianca, di schiuma, separa la piccola laguna dal reef…
Due metri no aspetta , tre, eh si… mi sa che sono tre..
Tre metri di barre avanzano serenamente in serie da 5…
Cazzo l’ultima è più grossa… MMMHHH mi sa che quella
è un albero…
Righe immense, quasi infinite, occupano tutto il tuo orizzonte… si alzano
laggiù, dove il mare è così blu da avermi fatto finalmente
comprendere cosa voleva dire quella scritta sui pastelli quando ero piccolo…
“ Blu oltremare”.. e cazzo scriveteci fuori dal reef a Diamond head!!
Le righe avanzano, crescono, attraversano con placida serenità il blu
, l’azzurro, il verde, il turchese, cambiano colore insieme al mare, e
quando sono alla fine di quel fuggevole turchese così perfetto, un ricciolo,
impertinente, bianco, si solleva…
Raffiche side off da 15 a 25 nodi sollevano spruzzi gioiosi….
Un fragore di tuono si abbatte sulla baia, e una veloce riga bianca vola terminando
la sua corsa fra le acque chiare e trasparenti della laguna…
Un bambino biondo con una Naish rosa carica un bottom a 180 all’ora…la
discesa è profonda, tonda, veloce…
Una mano si allarga, la vela dolcemente si abbassa, la tavola senza perdere
velocità risale con dolce decisione sul face dell’onda mentre la
prua, come un cane da caccia affamato, insegue ed aggredisce il lip…
La tavola si stacca dall’acqua, il biondino con una plastica torsione
ne asseconda il movimento, riatterrando dolcemente due metri davanti alla schiuma…
Ed è allora , solo allora, che tu leggi il suo numero velico….
US 1111
Sei a Diamond Head bello, SVEGLIAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!
Ovviamente ragioni di marketing e di compiaciuta autocelebrazione ( non dimenticate
che io sono residente lì) mi hanno spinto a farvi arrivare in quello
che i local chiamano “ classic day”, il giorno tipo di DH. Se si
chiama classic day è perché ‘ste condizioni le fa spesso,
e cazzo se non le fa…
In ogni caso prego il gentile lettore di focalizzare la sua attenzione sul “
classic day” del vostro home spot..
A mero titolo di paragone vi illustrerò il classic day del mio home spot,
Baja Felix ( cugina di 43° grado di Baja california ), San Felice Circeo.
E’ mattina, la puzza del gas di scarico vi acceca e frotte di vigili vi
inseguono per farvi la multa…
Un parcheggiatore vi urla qualcosa, voi scendete gli tirate due euro ed andate
verso il muretto.. ( c’è sempre un muretto in ogni home spot che
si rispetti)…
Dietro di voi frotte di individui dai calzoncini improbabili ciabattano a destra
e sinistra blaterando di cose che non conoscono, il limite estremo del vostro
mondo è Assuntina dietro il bancone del bar.
Sotto di voi a perdita d’occhio, ombrelloni e bambini frignanti si accalcano
intorno ad una stazione della metropolitana costruita in legno e paglia sulla
sabbia, alla vostra destra un rigagnolo di acque melmose esce da un collettore
fognario…
Una riga immobile di acqua marrone si staglia di fronte a voi, mentre dalla
vostra destra una refoletta di circa 8 nodi vi raggiunge portando con se un
vago sentore di fogna, regalo del collettore di cui sopra.
Sopra la riga marrone una foschia brumosa avvolge barche e persone, un individuo
improbabile con un’attrezzatura spaziale si muove in maniera convulsa
e scoordinata nel tentativo di far planare la sua tavola, che invece, come un
cetaceo rincoglionito, cerca con costante protervia di spiaggiarsi.
Dalla foschia emerge un natante, è piccolo, blu con delle righe bianche
e rosse, sul tetto ha un lampeggiante, sul fianco la scritta carabinieri.
Si accostano al cetaceo ferito e con sommo spirito umanitario lo raccolgono
imponendo un salace tributo, denominato multa.
E POI DITE CHE FACCIO MALE???
Ma annate affanculo e torniamo a DH.
Allora Honolulu è la capitale delle Hawaii e si trova nell’isola
di Oahu, che per inciso è anche l’unica collegata con il mainland
e quindi quella dove atterrerete qualunque sia la vostra destinazione finale.
Oahu è l’isola del surf da onda, dove, come già detto il
surf fu inventato, ma, soprattutto d’estate, è il luogo per chi
voglia fare waveriding alle Hawaii. Gli spot da windsurf con le onde sono essenzialmente
tre: Diamond Head, di cui qualcosa già abbiamo accennato, Toes ( aka
Secret) e Backyards. Ovviamente Diamond Head è il principale, funziona
da maggio ad ottobre, con il suo massimo dall’inizio di giugno all’ultima
settimana di Agosto. Il classic day è quello che vi ho raccontato, funziona
con swell da Sud. Sud Ovest ed Ovest, queste ultime sono assolutamente le migliori
e possono arrivare fino a double mast high ed oltre ( chi c’era nel ’94
e nel ‘97 sa!!! se ancora è vivo ovviamente..). Quando non ci sono
le swell la base è circa due metri d’onda con un vento abbastanza
rafficato a seconda della direzione del trade, fra i 15 ed i 25 nodi. C’è
vento praticamente tutti i giorni a meno che non ci siano uragani da nord, altrimenti
il vento cala ma manda grandi onde di altissima qualità. Lo spot è
a fianco al faro, potrete controllare le condizioni dal look out che vi ho descritto
e poi decidere se scendere in spiaggia, la discesa è impegnativa, sono
circa 500 / 600 metri di cammino ma con una pendenza che al ritorno si fa sentire..
Portate solo l’indispensabile ed attenti a lasciare le cose in macchina
o sulla spiaggia, potreste avere brutte sorprese. Un piccolo consiglio. E’
difficile capire , a meno che non veniate da 20 anni, le reali condizioni, spesso
si decide di entrare solo per noia e si becca la giornata mitica, o si decide
per il day off destinato al riposo e si perde una session gagliarda…al
contrario di quello che dicono i cartelli di pericolo… IF IN DOUBT, GO
IN!
Entrate sempre, non ve ne pentirete.
Il reef è facile e tranquillo, ci sono solo delle rocce sulla destra
un poco pericolose con onde piccole e bassa marea, ma nulla di traumatico, vi
abituerete in fretta. Appena arrivati fuori dal reef strambate, lo spettacolo
vale il biglietto…Sulla sinistra il faro di DH, quello che avete visto
1000 volte nelle foto di Naish o Cabrinha quando questo sport incominciava a
prendere la giusta direzione, davanti a voi la montagna di DH, dietro di voi…
beh in bocca al lupo…! Attenti alle precedenze, i local windsurfisti sono
tutti molto simpatici e carini, ma in acqua c’è rispetto.. certo
l’onda all’amico si può pure fregare, ma a chi non si conosce
no.. se volete essere rispettati mostrate rispetto e se vi rubano un onda, beh..
vuol dire che dovevate entrare prima!!!
DH è particolare per quanto riguarda la popolazione windsurfistica, in
quanto c’è d’estate una nutrita colonia frammista di local
e turisti ormai semi local..
I local sono quasi tutti europei trapiantati, c’è Fabrice Beaux
( team RRD, detto “fallo n’aerial”) Pascal Bronniman ( il
rasta RRD/Yes sails, detto “ er ventosa”), Scott Carville ( team
naish international detto “ er pupo”) Frank Boetsch ( team naish
international detto “er varechina”) e tanti altri simpaticissimi
ragazzi, Alex, Josh, Bob, Greg, Yumiko, Gerard che conoscerete senz’altro
sulla spiaggia. Vorrei però spendere due parole sul Varechina…
Frank ( il soprannome lo deve al colore della pelle e dei capelli, bianchissimi)
oltre ad essere il fidanzato di Claudia Manno, ( gran windusrfista romana trapiantata
da 12 anni a DH, sorella del fondatore di water Works, Fabio, anche lui trasferitosi
ad Oahu) anche se poco conosciuto al grande pubblico è di gran lunga
il surfer più forte di DH. Pupillo di zio Robby, ha poco da invidiare
mure a sinistra al gran capo, sia nei salti che nelle surfate. Aspettate che
sia grosso e poi seguitelo, non ve ne pentirete!!
A questo bunch di locals l’estate si agiungono gli emigranti come me,
provenienti da tutto il mondo. Il capogruppo fra i local d’importazione
è sicuramente Peter Garske ( detto chissà perché G-6) riconoscibile
dal numero velico ( quale sarà?? Bah tipo G-6??) e dai 3000 chili di
foto e filmati che girano su internet, Peter, con gentile fidanzata Andrea al
seguito si fa tre mesi a DH da una decina d’anni,( poro piccolo)…
un consiglio, lui non droppatelo.. si incazza come una biscia ed è grosso
grosso…
Presenza fissa è anche Hans, simpaticissimo ragazzo belga , 13 anni di
DH alle spalle, il cui bottom front foot andrebbe studiato a scuola… last
but non least Hervè, detto la speranza in un domani migliore….
Hervè ha 46 anni, è capitano di lungo corso e si fa le ferie a
luglio ed agosto a DH da ….. boh non lo so!! Io vado da 15 anni e l’ho
già trovato li!!! Lui rappresenta la speranza in un domani migliore perché
nonostante l’età ogni anno diventa più bravo, instillando
la speranza che si possa migliorare anche noi vecchi squallidi panzoni….
Dulcis in findus ( come dicevano i latini in Groenlandia) ci sono gli italiani…Il
nucleo storico è costituito dal sottoscritto, Renato Vitale, Piero Palmieri,
Gianni Valdambrini ( lo shaper della linea cult RRD), Zico, Andrea Zambrano
(uno dei pochi milanesi) Andrea de Cesaris etc etc etc e su di questi non mi
dilungherei più di tanto. Solo un consiglio: statene alla larga.
Ok, DH la conoscete, avete conosciuto tutti, siete usciti, l’attrezzatura
è sana ( spero) si è fatta una certa , sono le 4….Tornate
a riva, andate alle docce e mentre sciacquate l’attrezzatura siete coinvolti
nel caciaroso chiacchiericcio di fine giornata, spero siate poliglotti, perché
le conversazioni sono in un misto di anglo/franco/tede/hawaio/italiano che al
confronto frate salvatore ( quello di sputa sivuplè del nome della Rosa
) ha scritto la treccani…
Avete uno sguardo inebetito e stupito, e non è colpa del fuso…
la domanda che vi fate è: ma se la giornata è finita, perché
tutti smontano con il pepe al culo? PERCHE’?!? PERCHE’ E’
ORA DI ANDARE A TOES!!!! E sbrigatevi, mica posso stare ad aspettare voi!!
Toes è l’altro spot di Oahu, a circa 8 km da Diamond Head, è
una laguna ( non vi dico come ci si arriva, ve la trovate, ormai è sputtanato
ma una volta il suo nome era secret, ed io si sa, sono un conservatore..) con
un reef molto lontano ma con un’onda perfetta e molto veloce, sempre mure
a sinistra. Nella laguna non c’è praticamente vento, si esce con
molta fatica, ma le onde sono ( quando funziona) splendide, glassy pulitissime
e veloci. Toes ( il nome vuol dire “ alluci” simpatico omaggio alle
murene che popolano il reef della laguna…..ihihihihh attenti a dove mettete
i piedi..) difficilmente è sopra i due metri, la misura classica varia
dal metro al metro e mezzo, ma permete carve ed aerial di una bellezza magnificente..
se vi capita di vedere in rete i filmati di fabrice beaux ve ne renderete conto..
Toes si affaccia su di un parco con erbetta, docce e parcheggio proprio al limite
della laguna, e al tramonto, quando le raffiche si incanalano fra koko head
ed hanauma bay, diventa il super spot… grazie alla gentile frequentazione
hawaiana del buon Franco Peroni ( padrone della birra omonima), è orma
in uso che il tramontino si affronti a Toes festeggiando l’uscita dall’acqua
ormai al buio ( e spesso a piedi, senza vento, con la roba in testa camminando
sulle rocce che la bassa marea ha scoperto) con casse di birra ghiacciata…
Ma no ma no.. stamosene al Circeo…
Gli spot della south shore sono finiti, una citazione la merita la North shore,
che con mareggiate da nord regala grandi condizioni. Lo spot principe, per bellezza
e difficoltà, è Backyards. Backyards è a Nort Shore, subito
dopo i celeberrimi Pipeline e Sunset Beach, il nome, che vuol dire cortile posteriore,
proviene dal fatto che per entrare nello spot si passa davvero nel backyards
di craig yester, storico surfista degli albori ed ancora, alla tenera età
di 55 anni, un manico mica da ride…
Back è un’ onda velocissima, cazzutissima e veramente molto difficile
se più grossa di due metri. Le grandi mareggiate da nord, rompono infatti
su un tavolato di rocce che con la bassa marea sono solo circa un metro sotto
il pelo dell’acqua, creando un tubo molto closeout che richiede una velocità
spaziale. Lo spot è mure a dritta, come tutti quelli della north shore,
ed i più vecchi fra voi ricorderanno sicuramente “ man who ride
mountains” quel famoso poster e video di zio Robby su un bombone enorme
tutto grigio solo con la vela rosa… Ecco, quello è backyards…Se
ancora aveste dubbi, volevo solo segnalarvi che il giorno in cui fu girato quel
video un altro windsurfista ha detto. “ vabbè esce Robby, vado
anche io..”. La sua lapide sta li dove l’erba del giardino lascia
il posto alla spiaggia….
VAAAAAAA BENE.
Sulla destra di Back c’è revolution, molto più facile ma
onestamente non vale la pena, se volete provare il brivido di uscire a North
shore andate, ma non è nulla di che, così come Mokuleia, in fondo
a north shore, bellissima spiaggia con un reef choppato intorno ad un metrello,
oltimo per i salti e per il freestyle, patria dei kiter di Honolulu.
L’ultima citazione è per Kailua, luogo natale di Robby, spiaggione
bianco ed incontaminato assolutamente piatto, splendido per il freestyle, per
insegnare alla fidanzata od imparare a fare kite. Ma se volete venire per questi
motivi, fateme er favore, statevene a casa.
Grazie
Oahu è la patria del surf da onda e la North Shore è…..
è…. È la North Shore insomma!!! Le onde più belle
le fa d’inverno ( quando DH e piatto e per quello si va a Maui, per chi
ancora non lo avesse capito, d’estate Maui è piatta e le onde stanno
qua, così d’estate è piatta pure North Shore!!)
Se i nomi di Waimea, Pipeline, Backdoor, Velziland etc non ridicono niente,
allora continuate ad andare a Torva o a s. Agostino, se qualcosa vi scatta…
beh questo è Da Place!!
D’estate come detto è raro che qui ci sia onda, ma praticamente
ogni spiaggia di Honolulu ha bellissimi break, anche a sud e quindi l’estate
la scelta non manca: Diamond Head, Toes, i 100 braeks fra DH e Waikiki, la stessa
Waikiki con il suo carico di giapponesi ( è assolutamente legale colpirli
e passarglin sopra con la tavola, loro si divertono!! Vi giuro l’ho letto
su una guida giapponese!!
Ricordatevi “mai dire Banzai” della Gialappa’s…)
ma soprattutto Ala Moana Bowl, il canale dell’uscita del porto turistico
do Honolulu, la più bella onda della South Shore,s ede ogni anno di una
celeberrima gara ASP…
Ed anche Oahu…. Se la semo levata.. ah no quello era il natale!! See you
guys, alla prossima puntata, tenetevi forte, si vola in paradiso, si va a MAUIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII