Carlo Lasperanza a cura di MeteoMan

“Charles The Hope” ovvero tutto quello che volevate sapere sul uinserf e non solo.
Fin dai suoi primi passi s’e’ sempre distinto nelle piu’ svariate discipline.
Dall’enduro in moto alla tavola a vela ha sempre dimostrato la sua radicalità, anche quando partiva dalla “Mancina” verso il “Circolo Scirocco”, sul lungomare di Marina di RRRagusa, al richiamo
Miiiiiiiii!!!!!! U’ viristi chiddu Mari!!??..
con Carmela, Rosalia e Giusy, le sue girls-caddies che si occupavano di board, rigg and other…
Nelle giornate non adatte al riding, tra le dune della foce del fiume Irminio, tra profumi di mandorle, carrubi e gelsi, sempre circondato da discenti adoranti, illustrava il codice di procedura… e che procedura!
Poi il nostro è cresciuto e sempre soggiogato dal fascino insulare e abituato a puntare in alto, dalla magna grecia dirottò per la galeotta Sandalia.
Da tempo stimato professionista e felice pater familias, concilia il lavoro con l’irrinunciabile desiderio di entrare in acqua alternandolo, quando non c’è vento, al down-hill estremo.
I suoi link con l’hardcore del uinserf mondiale lo rendono esclusivista di tutte le novità che il nostro sport produce.
Le sue notazioni tecniche con Sebastien Wenzel (vedi chat su sito istituzionale) sono sempre meticolose e circostanziate, nel suo inglese da vero Lord. Proprio per questo lo troverete spesso da WP, il Surfshop piu’ Hi-tech della capitale, a mettere a dura prova le competenze dei Guardigli’s shop assistants.
Se vi troverete in spiaggia nella costa laziale durante una mareggiata, lo riconoscerete sentendolo chiamare il fido caddy a trazione integrale di nome Flick che appena prende possesso dello spot, inizia a marcare il territorio, prediligendo le attrezzature di nobili speeddettari. Tra questi citerei il caro “Fante”, special guest of the Test -Team, vittima predestinata di ogni “accelerata”.
Fate molta attenzione ad avvicinarlo in acqua!
Memore dei trascorsi da velocista del CIF (su tavolazze da 20 kg x 4 metri di lunghezza) quando droppa le onde, dimentica facilmente le basilari regole di precedenza. Potete anche mandarlo dove merita ma non vi sentirà, poiché fa uso di radio tappi auricolari per dispensare, all’occorrenza, opportune sentenze.