Il mitico spot ostiense di P. le dei Canottieri è in pericolo e ha bisogno del tuo aiuto.

Una concessione per un chiosco amovibile si è tradotta nella realizzazione di una struttura semi - fissa e - soprattutto - nella chiusura dell' accesso libero alla spiaggia.

Anche l' ultimo baluardo del windsurf ostiense è crollato. Ora per i romani che vogliono fare windsurf vicino a Roma e senza accedere a uno stabilimento, non ci sono altre possibilità. L'accesso all'Acquarius solo tramite abbonamento annuale e i furti d'auto ai cancelli rendono il quadro ancora più complicato.

Senza pretendere dalle autorità nostrane - in virtù del numero esiguo di praticanti e del numero ancora più limitato di giornate buone per la pratica - un trattamento paragonabile a quello di Cape Town in Sud Africa, dove alcune spiagge pubbliche hanno dei posti auto riservati ai windsurfisti, certo chiedere un punto di accesso al litorale per lo sparuto manipolo di praticanti assidui non sembra una pretesa eccesiva.

Peraltro portiamo spettacolo (alcuni di noi anche grande divertimento pur non volendo, ma lassamo perde sto discorso. . ) e colore nelle spiagge del litorale romano, possiamo essere un buon modello per i giovani (come alternativa ai divertimenti sintetici, sia di tipo virtuale che allucinogeno) e siamo tra i pochi ad avventurarci in acqua senza rimorsi e noncuranti del pericolo da inquinamento (l'eschirichia è sempre guardinga).
Insomma . . SIAMO UNA SPECIE DA PROTEGGERE . . come la foca monaca, tra cui tra un pò condivideremo il fato, se continuiamo così.
Finiremo tutti a sentire la partita della Roma la domenica pomeriggio alla radio . . .

Che poi la chiusura sia ricollegabile alla famiglia di uno dei più noti ex windsurfisti romani, beh . . sembrerebbe essere proprio il colmo, o no? Speriamo che se ne ravvedano presto.

Inutile cercare di spiegare alle autorità nostrane che Focene il levante e lo scirocco lo prende da terra, e che uno spot a Ostia e una esigenza fondamentale per un romano. Inutile cercare di spiegare che di fronte a P. le dei pescatori l'onda si alza subito, è bella ripida e ci fa provare i backloop (evento raro altrove), si serfa bene e si salta ancora meglio, grazie a un intervento di ingegneria marina, per cui dobbiamo ringraziare solo la buona sorte.

Però cercare di far capire che garantire l'accesso alla comunità windsurfistica in un punto del litorale, IN QUEL PUNTO DEL LITORALE, dove l'abbiamo sempre avuto, fa parte dei nostri diritti di cives romani.

Per ora vi chiederei di votare per capire gli umori a riguardo. . . poi si deciderà se si può fare qualcosa di più concreto.