Dagli annali iSurf (2005)
Puntuale come un orologio è arrivato lo scirocco di fine estate.
Un tempo a chiudere l’estate faceva il maestrale (ricordo diversi anni fa una settimana di fila, proprio a settembre , e la ricordo bene perchè avevo passato l’ordine al mio laboratorio di fiducia per costruire una tavola nuova custom dando la mia subito in cambio per arrivare al costo della nuova…), adesso è qualche anno che il maestrale è andato in pensione. . . e ci ha lasciato lo scirocco, che quest’anno ha preso pure il posto del termico e un’altro pò sostituisce pure la tramontana.
E vabbè.
Uno dice, a guardare le probabilità, esiste il 14% di possibilità (1/7) che faccia vento durante un giorno qualsiasi della settimana scelto da voi a caso.
Quindi le possibilità che faccia vento il fine settimana sono il 28% contro un 72% che ti fotta e lo faccia in un feriale (qualche purista della statistica avrebbe da ridire . . . ma semplifichiamo le cose, per completare il ragionamento)
Tutto sommato poteva andarci peggio.
Se pensiamo alle probabilità di vincere al superenalotto (che tutti i surfisti giocano con la prospettiva di trasferirsi alle Hawaii), sono molto ma molto inferiori. Facciamo a tempo a diventare tutti Campello, uscendo esclusivamente nei fine settimana. . .
Allora la domanda semplice e disarmante che ti faccio è: ma come mai il vento arriva sempre nei giorni feriali?
Come mai il nostro log book è una somma di 72% che si danno man forte l’uno con l’altro, e il vento fa sempre due pompate di venerdi e riesce a planare liscio attraverso i nostri fine settimana, senza fermarcisi neanche per sbaglio?
Mah. . .
A questo aggiungerei le perversioni informatiche che ormai ti informano in tempo reale e le telefonate degli amici e il quadro di sofferenza è completo.
Per ricapitolare.
Già lo sapevi dal giorno prima, ma saggiamente hai fatto finta di niente.
Magari di mattina ti arriva un sms del professore, se hai sottoscritto il suo servizio di infowind, che ti avverte che non solo era previsto (cosa che ci lascia ormai quasi perfettamente indifferenti, date le possibilità ancora elevate di sòla) ma c’è anche e per davvero!
Verso le 11 poi magari la telefonata di un amico (c’è n’è sempre uno, e Andrè?) che dal tuo spot ti manda un laconico sms che declina “Lo so che stai soffrendo, ti volevo dire che è bellissimo”
Ora dico io, ma se lo sai, perchè diamine mi mandi l’sms?
Spirito sadico?
Per vedere se scoppio e sentire il botto dalla Centrale? Mah. . .
Purtroppo non è finita li . . esiste anche Internet e la lan aziendale . . e i siti meteo in tempo reale, alcuni con i grafici temporali del vento (corallo beach, windfinder osservazioni ita, surf.it, windwatch). Il mio browser in queste giornate al posto del pulsante di refresh ha un buco, a forza di rischiacciare per vedere gli aggiornamenti . . .
Ultimo e non meno curioso fenomeno.
Se Mercoledi 15 settembre 2005 andavi alla Centrale, o Giovedi 16 a Focene, e ti portavi l’elenco alfabetico dei serfisti romani – che a Roma come ovunque in Italia grazie alla lungimiranza delle politiche di produttori e negozi sul settore giovanile si sono praticamente estinti nel corso degli ultimi 20 anni – e facevi l’appello, notavi non più di una decina di assenze parzialmente giustificate.
Ora io sono anni che mi chiedo che lavoro facciano i surfisti.
Certo meglio del mio, che non mi ha mai consentito di fare sega (va bene, lo ammetto, qualche rarissima eccezione, che ricordo però una per una, per il contorno creativo di palle che ho dovuto inventare a supporto e per il malox che ho dovuto assumere pre riprendermi dopo aver zippato un’uscita windsurf in 2,5 ore ufficio-uffico), pur avendo cambiato completamente genere almeno già tre volte.
Sono tutti professionisti romani che hanno visto in anticipo la sciroccata e si sono sbancati la giornata dagli appuntamenti?
Tutti medici e dentisti che fanno chiamare i pazienti dichiarando gravissime incombenze dell’ultimo istante?
Tutti commerciali che si fissano l’apputamento col cliente guarda caso in località marina?
Tutti imprenditori che sanno far lavorare gli altri al posto proprio?
Tutti disoccupati o impiegati ministeriali?
Non credo.
Non sarebbe possibile . .
Penso che i clienti alla terza sciroccata di fila si ribellerebbero, o no? E al successivo professionista o fornitore di servizi prima di diventare loro clienti gli chiederebbero “Scusa, ma n’è per caso che te fai uinserf, vero? .. No perchè sinnò tieni un pò bene aperto l’occhietto a zio ..”
Che il capoufficio alla terza richiesta di permessino gliene farebbe uno definitivo, che non richiede la necessità di rientro. .
E un adagio dell’imprenditoria detta che se non stai a bottega, difficilmente le cose funzionano.
E allora? Come è possibile?
E’ un mistero glorioso . . . anzi . . . sono molto curioso di scoprire il tuo trucco . . .
Ti immagini l’economia del windsurf?
Ti alzi in un giorno di vento scendi al bar e trovi un cartello con scritto: “Chiuso causa vento”
Fai dieci metri vai per fare benzina, e trovi chiuso. E vabbè, dici, tanto oggi vado a Focene, la faccio domani.
Passi dal tuo negozio di windsurf preferito prima dell’uscita per ricomprare le cimette del trapezio, e niente, stanno al mare pure loro.
E vabbè, esco senza cimette, ergo senza trapezio, alla Craig Mainsoville, detto Masonite, che diversi anni fa usciva a hookipa sempre senza trapezio (ora è in cura in un centro specializzato per le malattie neurologiche, ma non alle braccia).
Arrivi al mare, e prima di fare i primi due bordi, ti viene fame (lo ammetto, questa è improbabile . . data la foga prevento del serfista .. ma abbi pazienza). Ti giri intorno e niente. Bar tutti chiusi. Stanno tutti serfando.
In compenso dai un’occhiata al tuo spot, sul picco, e vedi 3 milioni di romani. E questi? Mo che ci fanno tutti qua? Ma n’annavano alla partita na volta?
No, non sarebbe possibile.
Sono peraltro anni che mi chiedo se uno contribuisce più al PIL lavorando o surfando (si lo so, non sto bene, me lo dice sempre anche il mio psicanalista. . . )
Caso I – scelgo di lavorare: nel mio caso se c’è vento, il contributo è minimo. . . dato il tempo che passo a fare refresh sul pulsante del browser del sito di meteo in tempo reale di cui sopra. Però è anche vero che vado in pausa e mangio (transazione economica) che uso il telefono (transazione economica) che faccio perdere tempo ai colleghi distraendoli (transazione economica di effetto negativa). Diciamo che vuoto per pieno il vostro stipendio diviso per 210 lo portate a casa, a cui si aggiungono appunto i caffè, i costi di trasferimento da e per l’ufficio, le telefonate etc etc. Diciamo che tutto incluso su un profilo medio di windsurfista (gente che tra attrezzatura, viaggi, station wagon e amenità varie ha una struttura di costi non proprio indifferente . . . ) circa 160 eu.
Vediamo ora il caso esco in windsurf e vado alla Centrale.
Gasolio: per la centrale con andata e ritorno alla media 150 kmh (velocità minima prevento 240 kmh . . . con ritorno a 60 kmh in stato comatoso . . . codice della strada e punti inapplicabili al serfista) fino anche a 20 eu.
Casello autostrada 3 eu (forse di più, mo c’ho il Telepass e manco lo so più . . la Società autostrade infatti ti manda quegli estratti conto con scritto sopra 60 . . . ma per quanto ne sai tu ce potevano scrivere pure 6,000)
Supplemento scendo-in-acqua-tra-poco-non-sia-mai-che-mi-viene-fame alla colazione: 5 eu.
Ammortamento auto accelerato per usura = 5 volte l’uso normale. Infatti vi sparate 200 km, supponendo che teniate l’auto fino ai 40,000 km che fate in 3 anni, che questa valga nuova 25,000 e 10,000 quando la vendete a fine periodo questo vuol dire circa 100 eu di costo aggiuntivo per la vettura (136 eu – i 26 di ammortamento se la tenete ferma in garage). Trascurando l’usura dei pneumatici, minima se non sei il DeCesaris ..
Usura attrezzatura. Vale circa 5000 eu (supponendo che abbiate roba buona, 2 tavole, 3 vele, albero rdm, boma carbon, muta trapezio e ferraglia standard + due pinne, e cha abbiate comprato tutto bene, o molto bene). Sta roba se non siete particolarmente fissati la tenete in media circa tre anni, quindi 5000/180 (media 60 uscite/anno per i windsurfisti della domenica molto dediti) e abbiamo quindi circa 28 eu.
Morale: 20+3+5+100+28= 156 (i 4 te li risparmio a meno non che non ci tieni prorio). Quindi? Quindi è perfettamente indifferente se state incollati alla sedia o andate al mare!!!.
Se vi andate a sparare qualche forward alla Centrale o rimanete in ufficio all’economia italiana non gli cambia niente!!!
Ammesso chiaramente che non vi licenzino o non andiate falliti per l’assenza, nel qual caso aumentano i costi sociali.
Se avevi anche il minimo senso di colpa, ora ti ho liberato.
Quindi dovendo proprio scegliere, serfate gente, serfate! .. incuranti di quanti rimangono in ufficio e rosicano ..
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