Preambolo
International visitor? Google translated version of this post. Not perfect but still better than a kick in the nuts. Stream the video to your TV from vimeo iSurf video channel while you read the article.
Nuovo papiro, come li chiama Andrea.
Se siete pazienti leggete l’articolo e poi guardate il video. Ca 30 minuti di intrattenimento. Se andate di corsa mandate lo stream del video alla tv dal canale vimeo iSurf e leggete l’articolo mentre va il video. Vi perdono per questo!
Leggere solo se non dotati del disturbo di attenzione da cervello di pfterodattero che ci impedisce di leggere testi più lunghi dei 255 caratteri fissati da Jack Dorsey per un tweet.
JD è un noto imprenditore seriale della Silicon Valley, con carattere molto difficile. Eufemismo.
No stronzo con cui è molto difficile lavorare, a quanto dicono. Da twitter l’hanno cacciato levandogli la sua creatura.
Poi modello Steve Jobs hanno capito che è impossibile andare avanti senza il creatore e l’hanno ripreso.
Cosa che invece sfugge ancora a un mio ex socio e che ora sta cosa la comprenderà meglio a colpi di carta bollata sui denti.
JD è stato fondatore di Twitter, Fleetic e Square tra le altre.
Per un attimo, quando avevo Paysicuro, siamo pure stati competitor e facevo benchmark sui suoi servizi per capire come fotterlo.
Poi Banca d’Italia ci ha gentilmente spento prima ancora di farci partire. Grazie BdI, love you.
Potessi trovare nella tua vita windsurfistica sempre vento e onda come io quest’anno in ZA.
Il lavoro come prostituzione
La vita moderna è un sottile equilibrio.
Equilibrio tra tempo e soldi.
Sempre che non hai i soldi di famiglia, sei un dentista o hai uno stabilimento balneare.
Cosi tanto per dire 3 professioni a caso le prime 3 che mi sono venute in mente.
3 professioni con mix ideale di tempo e soldi.
Specie la prima.
Nella nostra società vendiamo le nostre abilità sul mercato in cambio di un compenso al miglior offerente e questo atto – che nulla ha a che vedere con il lavoro – lo chiamiamo eufemisticamente lavoro.
Mentre invece dovremmo chiamarlo per quello che è.
Un atto di prostituzione, del corpo o della mente o di entrambi insieme.In una società dove non solo è accettato ma incoraggiato quello di perdere volontariamente la propria libertà pur di sopravvivere, il tempo diventa la regina dei beni.
Andare all the way nel windsurf
Nella mia di vita non sono mai andato “all the way” col windsurf, a differenza di alcuni miei amici che ammiro.
E per un paio di motivi buoni.
Perché non avevo il talento necessario per emergere professionisticamente – e questo lo capisci subito, basta vedere il tempo che ci metti rispetto ai tuoi amici ad apprendere una nuova manovra. Raimondo Gasperini, che ho frequentato da vicino per anni, ad esempio è uno che quando è uscita la flaka l’ha portata a casa in quelle che mi sono sembrate non più di un paio di settimane.
Raimondo e la flaka
Ai tempi facevamo molte uscite insieme.
Lui in una settimana l’ha chiusa mura sinistra e dopo 2 la faceva a una mano.
Talk talent!
Michele Mancini? Un altro che si è messo li e dopo un po faceva spock a una mano e flaka.
La mia di flaka?
È la parente del back loop per il 3style.
Vidi io primo Spock a Hkpa nel 99 da Harvey Stone fratello di Josh che per un po’ fece anche Pwa che manco sapevo che fosse.
Josh mi disse – abbiamo passato molto tempo quella estate sul muretto lui, Brian Talma ed io ad aspettare le condizioni –
“Yeah you saw that Luca? Sick bro! We call that a Spock”.
Quella stessa estate mi pare usci la flaka.
Già perchè Flaka sta – molti manco lo sanno – per Flat water taka.
Già perché la taka e quindi il goiter sul piano verticale – il goiter ne è la variante sul piano orizzontale – esiste dalla notte dei tempi.
Me so entrare 2 flake in 20 anni.
1 per decennio quindi.
1 al golfetto davanti Jordy e 1 a Talamone senza testimoni.
Tutte e due, come i 2 back loop entrati bene, per errore.
Talk consistency.
Necessità di tenere la testa impegnata? Anche no!
L’altro motivo per non andare all the way windsurf – e su questo mi sbagliavo perché a Maui nel 2016 ho capito che non era cosi – ho sempre pensato di aver bisogno di mettere a terra la testa su qualche tema che la potesse tenere impegnata con profitto.
In realtà la testa anche anche quando ce l’hai buona trova modo di sfogare il proprio impulso creativo.
iSurf ne è stata l’uscita di emergenza quando ho smesso di prostituirla, e l’ho lasciata libera di impegnarsi in quel che le pareva.
Andare full way col windsurf – cosa di cui discutiamo tutti almeno da quando facciamo sto sport e spesso dopo cena accompagnando la discussione a una bella canna del tipo “Ora accanno tutto – ricordiamoci che sta girando la canna un tiro per uno – e vado a vivere a xxxx (dove xxxx è spesso solo l’ultimo posto dove abbiamo fatto le vacanze).”
Ma a xxxx siamo stati talmente bene che non ci pare vero di dover tornare a prostituirci per un anno per poterci tornare a divertire li.
Pesantata su meccanica quantistica
Attenzione segue pesantata su Shroedinger nascosta bene continuare a leggere solo se masochisiti veraci. non ci capirete un cz e direte questo è 0,5 * matto. Volare a fine pesantata se volete continuare a seguire solo il discorso principale
Esiste una soluzione “multiverso” al paradosso della meccanica quantistica del ricongiungimento tra il caos esistente nel nostro universo micro (parliamo di nano, ballerine, pico della mirandola e scott fempton) e l’ordine e la prevedibilità meccanicistica vigente nel nostro universo macro, quello dei metri e km.
Quello di Newton e Einstein.
Il multiverso implica che esistono parallelamente miliardi di versioni di me, anche una che chiude il back loop in piedi.
E questi miliardi di versioni di me si combinano con miliardi di versioni di uscite possibili degli eventi.
Tipo vado in Sudafrica ora a Natale 5 settimane e lascio mia figlia sola o non ci vado e faccio il bravo padre?
Noi abbiamo l’impressione di vivere uno solo di questi mondi.
Double slit experiment
Una particella di luce, un “fotone” nel famoso double slit experiment (a mio personale avviso l’esperimento più importante della storia della scienza) – quello dove una doppia fessura su una lastra viene inondata con una fascio di luce coerente, e che invece di mostrare due ombre a forma di fessura sullo schermo dietro al proiettore genera pattern di interferenza con picchi e valli bianche e nere.
Tipo quando tiri due sassi in uno stagno, e le onde circolari si incrociano dando vita a delle belle merlature sul lago. Questo fenomeno mostra chiaramente la natura contemporaneamente ondulatoria e particellare della luce.
Si tratta di un vero mistero.
Il mistero di Dio
Il “mistero” per eccellenza della nostra vita.La domanda delle domande.
Che evidentemente non è se Dio esiste davvero.
Quella è facile. Ragazzi no, Dio non esiste!!
Almeno il Dio con la barba irascibile e tutto sommato un po stronzo della Bibbia. Dio è una creazione dell’uomo e non il contrario…
La domanda delle domande è come fa la luce a esser insieme particella e onda (non serfabile)?
E l’unica soluzione che si sono potuti dare gli scienziati a questo doppio comportamento è che sto fotone non si sa dove cz sta.
E per la scienza – nota bene la scienza tutta compreso Einstein che pace all’anima sua non voleva che Dio giocasse ai dadi – il fotone passa contemporaneamente tra le due fessure.
Come se tu dovendo scegliere a un bivio se andare a destra e sinistra andassi a destra e a sinistra insieme. La scienza offre una connotazione e una notazione scientifica a questo fenomeno e dice 0,4 * destra + 0,6 * sinistra.
Pazzesco no?
Per cui la domanda diviene:
“Ok! Ma nel macro?”
Bra ket notation
Perché con una ragazza mi faccio una storia o non me la faccio (la storia, ovviamente) invece di avere un 0,4 * me-la-faccio + 0,6 * non-me-la-faccio?
In genere poi qui la tendenza è – sopratutto per gli ingegneri – 1 * non-me-la-faccio, dove 1 in questo caso equivale al 100% delle possibilità.
Tra le tante cose che la scienza non ha capito, non ha capito come mai se guardiamo dentro di noi non capiamo dove sta un elettrone, ma se guardiamo fuori invece scopiamo cosi poco.
Le soluzioni alla equazione di Schroedinger e gli orbitali
O meglio scopiamo in maniera binaria: o si o no.
Mai si e no (eccezioni riferibili a fatti e o persone conosciute, anche su questo).
Quindi i geni de noantri della scienza che dicono?
Dicono che noi viviamo i multiversi (e tanti auguri perché per capire questo concetto dovete approfondire anche cosmologia e string theory)!
Dove c’è un universo dove scopa anche un ingegnere, specie se femmina e figa.
Con una probabilità 0,001 (1 per 1k) ma non nulla.
E questo convive con l’altro 999/1000 dove l’ingegnere in realtà non scopa.
O non chiude il backloop.
O non chiude il backloop E non scopa.
Insomma se semo capiti.
Cedere al fascino del windsurf?
Tornando quindi al topic principale c’è universo dove ho ceduto al fascino del windsurf da sempre.
Questo universo l’ho fatto mio nel 2016.
Ma per farlo mio ho dovuto liberarmi dalla prostituzione del cervello e tornare a offrigli totale libertà di azione.
Certo rimangono anche in questo multiverso purtroppo le bollette da pagare.
Che anzi nell’universo dove non ci prostituiamo e quindi ci sono meno soldi diventano molto più importanti.
E prima o poi le bollette ti recuperano e ti riportano nell’universo dove contemporaneamente ti prositutisci e non scopi.
Che ha quasi dell’incredibile! Siamo al controsenso.
La vita “normale”
Esiste anche un universo dove ho cercato di essere sempre un buon padre.
E per tanti anni Maui è stata vietata anche a me, come lo è a molti di noi.
Almeno Maui giusta quella ottobre novembre e marzo aprile.
Perché trovame un datore di lavoro che ti da 3 settimane a ottobre, il minimo sindacale per entrare in forma per l’aloha.
In compenso ho potuto prosituendomi portare la famiglia a Maui nel 2010, ma ad agosto, notoriamente il mese migliore di maui per stirare colletti della camicia a hookipa.
Bene notoriamente a maui l’estate non fa onda ma spinge i 35 nodi.
E io invece sono riuscito a beccare il multiverso agostano dove non fa onda E non fa manco vento.
Talk culo!
Enjoy questo video prodromo di cose belle che verrano.
Perché già all’epoca una parte di me aveva ceduto all’allure del sogno windsurf.
“Un giorno mollo tutto e vado a vivere a maui”
I multiversi esistono.
Nella mia vita, almeno, ho fatto anche quello.
Tipo 0,2 mollo-tutto-e-vado-a-maui + 0,8 mi-prostituisco-per-pagarmi-le-vacanze.
Mi dispiace solo che non ho il tool grafico per esprimerlo in bra ket notation come soluzione della mia personale equazione di Schroedinger.
Enjoy!
Content preview: swimming with the fish at Honolua, sailing summer at Hkpa and driving from Paia through Hookipa onto Haiku